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Ultimi lavori realizzati:
“Orazio Costa prova Amleto”
“Orazio Costa maestro di teatro”
“Il Disincanto - le patologie dell'abbondanza”
“Natuzza Evolo il dolore e la parola"
Maricla Boggio , laureata in legge a Torino, diplomata in regìa con Orazio Costa all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, dove è docente di drammaturgia; docente di Espressività Teatrale, Scienza della Formazione di Viterbo (Università Salesiana).
Giornalista, critico teatrale, dirige la rivista di teatro Ridotto e collabora a “Inscena”.
Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Fra i suoi più di cinquanta testi teatrali, andati in scena e pubblicati, sono stati rappresentati in:
Santa Maria dei Battuti – rapporto sull’istituzione psichiatrica e sua negazione,
sua regìa,
Piccolo Teatro di Milano/Teatro Lirico;
Passione 1514, regìa di Franco Molè, Teatro Stabile di Bolzano;
La monaca portoghese, regìa di Bruno Mazzali, Teatro Di Roma;
Medea, regìa di Lorenzo Salveti, Teatro di Roma;
Il volto velato, regìa di Walter Manfrè, Teatro di Roma;
Mamma Eroina, regìa di Saviana Scalfi,Teatro Stabile di Catania;
Schegge – vite di quartiere, regìa di Andrea Camilleri, Teatro di Roma/Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”;
Caracciolo – dramma in commedia, Nuovo Teatro Nuovo di Napoli.
Spax, Nuovo Teatro Nuovo di Napoli.
Biennale di Venezia:
Egloga, sua regìa;
Festival di Taormina:
Maria dell’Angelo, regìa di Ugo Gregoretti;
Gardenia, sette giornate e un tramonto, regìa di Rosa Di Lucia;
Abelardo, Eloisa, Eloim, regìa di Massimiliano Farau;
Festival di Benevento:
Storia di niente, regìa di Gino Zampieri;
Mamma Eroina, regìa di Saviana Scalfi;
Festival di Todi:
Olimpia Teresa Carlotta – la Rivoluzione condanna tre cittadine, regìa di Franco Gervasio;
Laica rappresentazione, regìa di Adriana Martino;
La pura nudità, regìa di Mario Ferrero;
Festival di Anagni
Abelardo ad Elosia-Eloisa ad Abelardo, regìa di Arnaldo Ninchi
Festival pirandelliano di Agrigento:
Pirandello/Abba, frammenti, regìa di Ennio Coltorti;
Teatro Greco di Siracusa:
Filottete di Sofocle per l’INDA, regìa di Walter Pagliaro, sua traduzione.
Chiesa di San Giovannello di Siracusa:
Le Troiane di Euripide, per l’INDA e l’Accademia Naz., sua traduzione e regìa
Chiostro dell’Accademia di Spagna, Roma:
Lo sguardo di Orfeo, regìa di Mario Ferrero,
Piccolo Regio di Torino:
Una moglie – i mesi incantati,
Villa Piccolomini/Accademia naz. D’Arte Dramm, Roma.: Le nozze di Krecinsky da Suchovo Kobylin, regìa di Domenico Polidoro,
Maschio Angioino di Napoli: Caracciolo, dramma in commedia.
Sala Consiliare Giulio Cesare, Campidoglio:
Matteotti, l’ultimo discorso, sua regìa,
Duomo di Ivrea:
Il volto velato – pia rappresentazione della piccola Santa Teresa nel Convento delle Carmelitane in occasione della vestizione di una novizia, regìa di Walter Manfrè.
Confiteor, novem confessiones, da Sant’Agostino, sua regìa.
Duomo di Illasi /Verona) “Humanae Via Crucis”, Teatro Scientifico di Verona
IDI:
“La monaca portoghese”, Teatro di Roma, protagonista Rosa Di Lucia, 1978)
“Rosa Delly”, Cooperativa Teatroggi, 1987, regìa di Ugo Gregoretti) e
“Schegge – vite di quartiere”, Teatro di Roma ie l’Accademia, regìa di Andrea Camilleri, 1989;
Fondi La Pastora:
“La monaca portoghese”,
Giuseppe Fava
“Schegge-vite di quartiere”,
Candoni :
“Storia di niente”,
Studio 12 :
“Gardenia – sette giornate e un tramonto”.
Presidenza del Consiglio dei Ministri:
Matteotti, l’ultimo discorso.
“Sporcarsi le mani – cinque serate con i critici di teatro”, Bulzoni, 1974,
Maricla Boggio,CollanaSIAD,La monaca portoghese,Schegge,Storia di niente,Olimpia E&A, 1992.
“Gardenia – sette giornate e un tramonto”, presentazioni di Giovanni Conso e Maria Luisa Spaziani, Novecento ed., 1997.
“Il corpo creativo – la parola e il gesto in Orazio Costa, Bulzoni, 2001.
“Le Isabelle – dal Teatro della Maddalena alla Isabella Andreini”, due voll., Besa, 2002,
“Mistero e teatro – Orazio Costa, regìa e pedagogia”, Bulzoni, 2004.
“Orazio Costa maestro di teatro”, Bulzoni, 2007.
“Ragazza madre”, Marsilio, 1974.
“La monaca portoghese – cinque lettere d’amore”, Bulzoni, 1980,
“Farsi uomo – oltre la droga”, Bulzoni, 1981.
“L’assenza del presente – storia di una comunità marginale”, Marsilio, 1981.
“La casa dei sentimenti – itinerario per uscire dalla droga”, ERI ed. 1982.
“Storie e luoghi segreti del Piemonte”, Newton Compton, sei ed. dal 1984.
“La Nara – una donna dentro la storia”, Qualecultura Jacabook.
“Il volto dell’altro – aids e immaginario”, con L. M. Lombardi Satriani e F. Mele, Meltemi, 1995.
“Come una ladra a lampo–Madonna della Milicia, sacro e profano”, Meltemi, con Giuseppe Bucaro e Luigi M. Satriani, Meltemi,1996.
“Farsi male”, presentazione di Calude Olievenstein, Besa ed. 2001.
“Maria Urtica – un’infanzia nel ‘45”, Besa ed. 2005.
“Natuzza – il dolore e la parola” insieme a Luigi M. Lombardi Satriani, Armando Editore, 2006.
“Il disincanto – le patologie dell’abbondanza in una comunità terapeutica per doppia diagnosi”, con Raffaella Bortino e Francisco Mele, Armando Editore, 2006.
“ Filottete” di Sofocle, BESA, 2004, Teatro Greco di Siracusa, regìa di Walter Pagliaro, INDA.
“Troadi” di Euripide, BESA, 2006, Accademia nazionale d’Arte Drammatica, sua regìa.
“Marisa della Magliana”, definito “primo telefilm femminista, RAI, 1975.
di argomento antropologico: RAI, con presenza in video e coordinamento antropologico di Luigi M. Lombardi Satriani:
“Il presente inesistente “, 2 ore e 30, proiettato in convegni, università e al Centre Pompidou a Parigi. Due parti, “Il passato persistente” e “Il futuro inattuato”, 1980.
“Natuzza Evolo”, un’ora e 30, 1987.
“Come una ladra a lampo – la Madonna della Milicia – sacro e profano”, due ore, 1992.
sull’uscita dalla tossicodipendenza.
“Farsi uomo oltre la droga”, cinque puntate di un’ora l’una, RAI;
sull’AIDS:
"Storie dallo Spallanzani", un’ora, RAI:
sul metodo mimico e il lavoro registico di Orazio Costa:
“L’uomo e l’attore – Orazio Costa, lezioni di teatro”, cinque puntate da un’ora l’una, con Orazio Costa, e nove lezioni, proiettati in università e scuole di recitazione, RAI.
“Rocco Scotellaro”, su documenti reperiti al Comune di Tricarico, quando Scotellaro era sindaco, e da carte, documenti, suoi libri. Film girato a Tricarico, regìa di Maurizio Scaparro, RAI.